Lo so, in tanti sono morti.
Troppi.
Questo è stato un anno di dolore.
Il cielo mi ha graziato dall’aver subito lutti di persone a me molto vicine.
Per questo, la sofferenza è stata ben più lieve di molti altri che conosco e che amo.
Eppure mi viene da dire Grazie a questo 2020. Che mi ha fatto capire cosa ha valore e cosa no.
Che siamo minuscoli granelli di sabbia,
umili al cospetto dell’immensità delle stelle e del creato.
Che vivere in armonia con la natura sarà un amabile obbligo, d’ora in poi.
Non sono mai stato così tanto tempo con me stesso prima di questo 2020.
La prigionia mi ha costretto a pensare.
A come fare le cose in modo più giusto.
Ad avere più equilibrio nel mio lavoro e nella mia vita.
Ad inondare d’amore la vita di chi mi sta vicino.
Che, in tempi duri, si è visto chi è stato vicino. I tempi duri spingono alla gentilezza le persone migliori.
Che fanno passare la voglia di ascoltare gli arroganti.
Di chi vuole spaccare il mondo.
Di chi si lamenta e non fa mai niente.
Oggi ho guardato il fatturato di BICITV.
Mi sono commosso. Non abbiamo perso così tanto.
Quante nuove persone credono e investono nel nostro progetto di miglioramento del mondo della bici.
Quanti vogliono e cercano un ciclismo diverso. Ieri ho riguardato i Virtual BICITV AWARDS.
Mi sono commosso.
Vedere atleti di quel livello – Filippo Ganna, Elisa Balsamo, Giacomo Nizzolo, Gaia Tormena, Kevin Colleoni, Chiara Consonni, Martina Fidanza, Simone Consonni – tutti insieme collegati in diretta mi ha fatto capire che la prossima generazione di atleti sarà una generazione speciale.
Non perché vincenti con le gambe, ma perché vincenti con il cuore.
Il cielo benedica la generazione dei ragazzi che stanno correndo in bici.
Li adoro.
Mi divertono con le loro Stories su Instagram, con i loro video su TikTok.
Mi fanno capire che – come diceva il poeta Derek Walcott – ogni generazione è delicatamente più sensibile e più raffinata rispetto alla precedente.
Mi sento rozzo.
Per fare quel che a loro riesce naturale, mi tocca impegnarmi e lavorare duro.
Il cielo benedica tutti i ragazzi che mi sono stati vicini in questo 2020.
Tanti, tantissimi.
Le persone che mi sono state vicine nel 2020 non le dimenticherò mai.
Nel mio lavoro, nella mia vita privata.
Chi ha resistito nel 2020 merita una chance in più.
Merita più gentilezza, più amore.
Già, ingentilire il mondo.
Essere custodi dell’umanità e delle buone maniere.
Il 2020 mi ha fatto venire voglia di essere così. Il 2020 mi ha fatto venire voglia di regalare al mondo qualcosa di speciale.
Donare un ciclismo più umano e più diverso, nel mio lavoro.
E un sacco di cose che non si possono dire, nella vita privata.
Per chi ci è stato in questo 2020, grazie.